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giovedì, 21 novembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

SPALLITTA: il Sindaco non trasmette il bilancio di previsione 2010,

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cammarata.jpgSPALLITTA: il Sindaco non trasmette il bilancio di previsione 2010, mentre decorrono i termini per lo scioglimento del Consiglio, si voti la mozione di sfiducia.
 
 
 << La conferenza dei capigruppo convoca a partire da mercoledì, per questa e per la settimana successiva, il Consiglio comunale con all’ordine del giorno il bilancio di previsione 2010. Senonché non c’è alcun documento contabile da poter discutere, in quanto il Sindaco – con una nota del 21 giugno 2010 – avverte dell’incidenza con riferimento agli equilibri di bilancio, che la delibera relativa alla Tarsu ha determinato , in quanto ha ridotto la previsione di entrata Tarsu di circa 10 milioni di euro.
In altre parole, il 7 giugno il ragioniere generale comunica al Consiglio la necessità di riequilibrare il bilancio a seguito dei tagli derivanti dalla finanziaria nazionale e relativi agli anni 2011/2012 : dal 7 giugno probabilmente decorrono 30 giorni per lo scioglimento del Consiglio se non si approva prima il riequilibrio. l Sindaco, su richiesta dei consiglieri, si impegna con un proprio documento a ritrasmettere il bilancio riequilibrato entro il 18 giugno 2010, (e accompagna questo impegno con la ripresentazione della delibera relativa alla Tarsu, chiedendo ai suoi consiglieri un ulteriore aumento per la copertura integrale del costo del servizio). Senonché la proposta della Sindaco di aumentare la Tarsu non passa ed anzi viene votata una riduzione di circa 10 milioni di euro rispetto al passato. Alla luce di questo, il 21 giugno lo stesso Sindaco avverte – con apposita nota inviata al Consiglio – che il piano di riequilibrio, indispensabile per evitare lo scioglimento, non è pronto e che ancora deve essere valutata la situazione economica e finanziaria. In altri termini si prospetta come possibile lo scioglimento del Consiglio in quanto, dal 7 giugno e fino al 6 luglio, continuano a decorrere i termini perentori per riequilibrare il bilancio comunale. Ed è ovvio che il Sindaco auspichi lo scioglimento dell’organo assembleare che gli consentirebbe di governare come unico amministratore per i prossimi due anni la città, facendo così ricadere ingiustamente sul Consiglio gli errori e la cattiva gestione che ha portato sostanzialmente al dissesto finanziario del Comune. Mi auguro che i colleghi del centrodestra siano consapevoli di questa probabile operazione rivolta allo scioglimento e che votino, insieme al centrosinistra, la mozione di sfiducia che dal giorno 29 potrà essere discussa in aula. Solo in  questo modo il Consiglio può dare una risposta alla città che da mesi invoca le dimissioni o la sfiducia del Sindaco, impedendogli col voto della mozione di sfiducia, di mantenere un governo disastroso e lesivo dell’interesse pubblico e dei cittadini>>.

 

Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia




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