"L’inchiesta di Repubblica sull’utilizzo dei beni comunali a cifre ridicole, se non gratuitamente, dimostra come questa Amministrazione violi impunemente tutte le norme di contabilità pubblica, ledendo gli interessi della collettività e arrecando gravissimi danni all’erario. Su questa vicenda dovrebbe intervenire d’ufficio tempestivamente la Procura della Corte dei Conti, per accertare le responsabilità e perseguire coloro che sistematicamente danneggiano l’erario. Ancora una volta viene in rilievo la necessità, che da più parti è stata presentata all’Amministrazione, di adottare un regolamento imparziale e trasparente sull’utilizzo e sulla concessione degli spazi pubblici, soprattutto in relazione alle attività “culturali” e che sancisca in modo uguale per tutti i criteri, i costi e le modalità.
Chiederemo come gruppo che venga nominata una commissione di indagine sia sulle procedure di affidamento sia sul calcolo e il pagamento davvero ridicolo dei canoni di locazione e chiederemo altresì l’immediata revoca delle concessioni che non siano state precedute da avvisi pubblici e bandi e che non abbiano prezzi congrui, con accertamento delle responsabilità amministrative e contabili che hanno consentito questo arbitrario e discriminatorio uso privato del patrimonio pubblico".
Nadia Spallitta – gruppo Un’Altra Storia