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venerdì, 22 novembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

SPALLITTA: La gestione di tutto il patrimonio culturale del Comune , data in concessione gratuita

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nadia_foto_nuova.jpgSPALLITTA:  La gestione di tutto il patrimonio culturale del Comune , data in concessione gratuita a privati
 
<< L’Amministrazione affida gratuitamente – in violazione delle norme di contabilità pubblica – anzi paga 900 mila euro affinché un soggetto privato utilizzi con scopo di lucro tutti gli immobili comunali di rilevanza culturale. In particolare nei prossimi 3 anni, il Palazzo Ziino, lo Spasimo, Palazzo Palagonia, Palazzo Galletti, Palazzo delle Aquile, l’Archivio Storico, la Biblioteca Comunale, il Giardino Inglese, Villa Giulia, il Giardino Garibaldi, Villa Trabia e il Parco della Favorita (un patrimonio di immenso valore e dalle enormi potenzialità economiche di entrata), sono affidati  – inverosimilmente a pagamento a carico del Comune – ad un’associazione di imprese formata dalla CIVITA Servizi S.R.L. e dalla CIVITA Sicilia S.R.L..
Con questo “appalto” la società assegnataria potrà svolgere non solo gratuitamente, ma ricavandone gli utili, tutte le attività relative all’uso degli spazi pubblici (conferenze, convegni, concerti, spettacoli, ricevimenti, visite guidate ecc), organizzando altresì servizi di vendita presso le strutture pubbliche ( bookshop, servizi di bar, caffetteria, ristorazione ecc) e utilizzando anche tutte le immagini delle opere e dei siti che potrà liberamente produrre e commercializzare. In altre parole, concediamo gratuitamente tutto il patrimonio comunale ad un soggetto privato, lo autorizziamo a svolgere all’interno di locali pubblici i servizi di vendita, affidandogli anche la gestione degli spazi culturali e museali. In particolare, per la gestione di tutti i servizi di vendita (bookshop – caffetteria – visite guidate – conferenze- concerti – convegni – mostre ecc) tutte le entrate andranno al gestore e solo il 5% al Comune. Quindi concediamo gratuitamente l’uso degli immobili e tutte le entrate e i proventi andranno ad un soggetto privato, al quale andrà  anche l’80% dei biglietti di ingresso nei giardini storici e il 50% del biglietto di ingresso nei musei. Al danno all’erario, che questo provvedimento determina, si aggiunge il danno sempre all’erario derivato dal mancato utilizzo di oltre 240 dipendenti comunali che hanno specifiche competenze nella gestione degli spazi museali. Esternalizziamo un servizio pagando 900 mila euro pur avendo il personale idoneo sia per numero che per qualifica a svolgere tale servizio, e l’Amministrazione si priva di tutte le entrate collegate all’uso di questo ingente patrimonio; con ciò provocando un evidente danno alle casse comunali e all’erario pubblico e attraverso una procedura che, anche sotto il profilo giuridico, è abnorme. Infatti la gara viene bandita nel 2009 e a seguito di una mia interrogazione viene dichiarata deserta. L’anno dopo, senza aver rinnovato la procedura amministrativa (approvazione del bando, del capitolato ecc) sembrerebbe che la gara venga riaperta. Senonché, in base alla risposta fornita dagli uffici ad una mia seconda interrogazione, il bando sarebbe stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in data 12 marzo, ma il termine di scadenza era fissato per il 25 marzo (le norme impongono per questi importi 54 giorni fra il bando e la presentazione delle offerte). Il bando sarebbe stato pubblicato anche sulla GUCE (gazzetta ufficiale della Comunità Europea) il 27 febbraio 2010, ma di questi atti tuttavia non c’è notizia, tanto più che la nota di trasmissione del bando è del 13 marzo 2010. Inoltre, a dire degli uffici, la gara è stata bandita con determina n. 12 del 25 febbraio 2010. E’ oggettivamente impossibile che dopo 2 giorni la Gazzetta dell’Unione Europea abbia pubblicato il nuovo bando. A questa anomalia si aggiunga che molti dei documenti essenziali per la valutazione delle istanze, sono stati prodotti un mese dopo l’aggiudicazione, senza considerare infine che il bando di gara non prevedeva nessuna griglia di valutazione per verificare la congruità e il valore dell’offerta, lasciando all’Amministrazione un potere assolutamente discrezionale in ordine alla scelta della società vincitrice. Infine molti dei quesiti oggetto delle due interrogazioni presentate, sono rimasti privi di un riscontro, tra questi – dal momento che servizi di gestione della Galleria d’Arte Moderna e di altre istituzioni culturali comunali erano stati già assegnati nel trienni precedente alla CIVITA Servizi – la richiesta di conoscere le entrate di questa società e dell’Amministrazione comunale. La richiesta di acquisire una relazione sulla congruità e sull’analisi costi/benefici della esternalizzazione e anche gli atti di controllo posti in essere dall’Amministrazione comunale, o ancora , l’utilizzo del personale comunale inquadrato con il profilo di collaboratore servizi culturali e turistici. Ho già trasmesso tutti gli atti alla Procura della Corte dei Conti, perché ritengo indubbio, in questa fattispecie, il grave danno all’Erario che è stato provocato>>.

Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia




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