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sabato, 27 luglio 2024
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Nadia Spallitta

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SPALLITTA – la violenza sulle donne – un fenomeno doloroso che si può combattere attraverso…

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nadias.jpgSPALLITTA: la violenza sulle donne – un fenomeno doloroso che si può combattere attraverso un processo di cambiamento culturale.
 
 << Il 25 Novembre è la giornata della memoria dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne. Il ricordo nasce dal tremendo eccidio delle tre giovani sorelle Mirabal, coraggiose e appassionate, seviziate e uccise durante la dittatura domenica negli anni sessanta, ed è l’occasione per promuovere tutte le iniziative rivolte a contrastare il drammatico fenomeno che ha portato, negli ultimi anni, all’omicidio di migliaia di vittime. La violenza non è ovviamente solo quella fisica, ma ce n’è un’altra – più sotterranea e subdola – subita dalle donne, anche quotidianamente, ad esempio sul luogo di lavoro o all’interno del nucleo familiare.
E’ di questi giorni la notizia dell’autorizzazione a ratificare la convenzione di Istanbul, che prevede una serie di strumenti di assistenza e tutela delle donne (informazione, assistenza in caso di denuncia, promozione di case rifugio, linee telefoniche di sostegno, protezione dei bambini etc), inasprisce il regime sanzionatorio e del risarcimento dei danni. Tutte le amministrazioni saranno tenute ad ottemperare a queste prescrizioni, e Palermo non si tirerà indietro, anzi ,da tempo, ha attivato una serie di interventi in collaborazione con associazioni che da lungo corso operano sul territorio. Inoltre, la nuova Amministrazione ha istituito capitoli specifici ed ha stanziato risorse adeguate a questi interventi, con un impegno, tra l’altro, assunto anche oggi in occasione del Consiglio Comunale, alla presenza del Sindaco e della Giunta, convocato per discutere proprio su questo tema. L’elemento di maggiore rilievo che è emerso dai diversi interventi di oggi, a mio avviso, è quello rivolto ad una crescita e ad una rinascita culturale. E’ indubbio, infatti, che la violenza derivi anche da frustrazioni, impotenza ed ignoranza, e che la migliore risposta che una società può dare, è quella di opporre alla brutalità la capacità di dolcezza, all’odio l’amore, alla prigionia la libertà di pensiero e dello spirito, alla sofferenza la possibilità di un sorriso, alla solitudine la solidarietà. Tutto questo, secondo me, può essere il frutto di un processo di cambiamento culturale radicale, e di una nuova cultura che fondi le sue basi  sui principi di giustizia, di uguaglianza e sull’amore per la conoscenza.>>


Nadia Spallitta – vice presidente vicario del Consiglio Comunale



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