<< La revoca di una serie di assegnazioni di immobili confiscati ai mafiosi ad altrettante associazioni sprovviste dei requisiti di legge, è un primo passo nella battaglia per la legalità, ed in questo contesto – anche per il valore simbolico che questi beni assumono – si inserisce la necessità che le associazioni che abbiano fini sociali e che operano in vero regime di volontariato siano tutelate quando sono assegnatarie degli stessi immobili. Per questo motivo il Comune non può non intervenire immediatamente, attivandosi per la bonifica dei terreni confiscati, recentemente assegnati ad un’associazione di volontariato che lotta contro il randagismo e che tuttavia di tale area non può usufruire perché trasformata in discarica.
Mi attiverò quindi, anche come presidente della Commissione Urbanistica, affinché si accertino le condizioni del bene già appartenente alla famiglia dei Graviano e per verificare se vi siano state delle responsabilità nella gestione e nella custodia del suddetto bene prima della sua assegnazione. Chiederò altresì di provvedere immediatamente alla raccolta dei rifiuti per assicurare la fruizione sociale dell’area che, in questo modo, si sta cercando di impedire>>.
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia