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La proposta degli uffici di utilizzare per il pareggio 23 milioni di euro derivanti dal raddoppio Irpef 2009 deliberato di recente dalla giunta è a mio avviso difficilmente percorribile, intanto per l’illegittimità del raddoppio dell’addizionale Irpef ed inoltre perché su di esso pende un ricorso giurisdizionale. La pendenza di un ricorso, infatti, e la probabilità di annullamento anche di questa delibera, mettono a rischio l’intera manovra, con la conseguente possibilità dello scioglimento del Consiglio per i prossimi tre anni, con Cammarata che rimarrebbe da solo a governare la città. Per questo abbiamo chiesto di predisporre anche soluzioni alternative a salvaguardia degli equilibri di bilancio, azzerando i capitoli relativi al Sindaco, revocando gli incarichi di dirigenza esterna, intervenendo dove è possibile sui contratti con le aziende partecipate, comprimendo tutta la spesa non necessaria né essenziale, revocando tutte le esternalizzazioni dei servizi, riducendo le previsioni dei debiti fuori bilancio ed eliminando il finanziamento dei teatri come il Biondo. Sono chiaramente soddisfatta della sentenza del Tar che ha annullato una tassa ingiusta come l’aumento Tarsu, ma non posso non leggere nell’assenza di ogni reazione da parte del Sindaco rispetto alla sentenza del Tar che ha determinato il disequilibrio del bilancio 2009, un chiaro sintomo di un intendimento politico rivolto allo scioglimento di un Consiglio che è diventato scomodo, ribelle e non più funzionale. Solleciteremo ulteriormente l’intervento della Corte dei conti per accertare, di fronte all’evidente stato di dissesto del Comune, la regolarità della spesa degli ultimi anni ed in generale della gestione delle casse comunali, che sta distruggendo l’economia di un’intera città.>>
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia