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La sensazione è che nessuno voglia regolamentare la materia, individuare chiare e precise indicazioni, e garantire decoro e qualità di vita migliori. Si preferisce una città caratterizzata dalla sistematica abusiva occupazione di suolo pubblico, per lo più in violazione delle norme del codice della strada, e delle norme sulla sicurezza dei cittadini. Infatti, l’approvazione di una disciplina regolamentare chiara, univoca, e uguale per tutti, probabilmente metterebbe in luce le gravi contraddizioni, le violazioni, e soprattutto l’inerzia dell’Amministrazione. La stessa, inoltre, ha avuto un anno per recepire e rielaborare le indicazioni fornite dalla FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), che da tempo ha chiesto un incontro all’Amministrazione e al Consiglio, al solo scopo di cercare di arrivare ad una disciplina della materia, idonea a garantire decoro e riqualificazione alla città, danneggiata oggi dall’invasione selvaggia di strutture non autorizzate e non sempre consone all’architettura dei luoghi. L’inverosimile vicenda del regolamento sugli spazi per attività di ristoro, è esemplificativa dell’assenza di un’idea di città e di una visione organica di problemi e di soluzioni, ed è anche espressione dell’anarchia che governa, al posto di questa giunta, la nostra città.>>
Nadia Spallitta (Sel) presidente commissione Urbanistica