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I programmi annuali del Comune si attestano ad una soglia di realizzazione che raramente supera il 40% e sarebbe doveroso e corretto nei confronti dei cittadini, risolvere realmente le emergenze con interventi razionali, sistematici e non clientelari perché, così continuando, la rabbia dei palermitani e comunque dei soggetti più toccati da questa incapacità di governare , rischia di esplodere con i conseguenti e ulteriori effetti dannosi per la collettività. In questo contesto si inserisce anche la violenta e incontrollata rivolta dei lavoratori della società Amia Essemme, e dovrebbero essere immediatamente sostituiti il Presidente e il Consiglio di amministrazione che evidentemente non sanno gestire questa delicata situazione. Inoltre, se la violenza non è mai giustificabile ed è un mezzo inaccettabile, tuttavia ritengo che sia altrettanto colpevole chi, con l’incapacità di amministrare, di fatto finisce con il provocare questo tipo di reazione. E se è corretto perseguire chi sbaglia con i proporzionati provvedimenti disciplinari, coerentemente anche il Sindaco dovrebbe applicare a se le stesse regole ed avendo commesso errori troppe volte dovrebbe proporre le sue dimissioni. L’attuale condizione di Palermo, se non si interviene con efficacia e competenza, corre il rischio di diventare irreversibile, determinando un progressivo impoverimento, un ulteriore degrado e nuova disperazione."
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia