<< Di fronte ai disservizi, al degrado, alla sporcizia, al prolificare di discariche a cielo aperto, non può essere chiesto ai cittadini nessun sacrificio e nessun aumento della tariffa della TARSU. Il finanziamento di 45 milioni di euro da parte dello Stato, che non ha rappresentato sicuramente una sorpresa per l’Amministrazione Cammarata, è l’ulteriore dimostrazione di come siano stati strumentalizzati i lavoratori Gesip – anche in modo irresponsabile – alla luce dei problemi di ordine pubblico che si sono generati; ma altresì del fatto che le maggiori entrate derivanti dall’aumento delle tariffe della TARSU dovevano servire, probabilmente, non per l’emergenza Gesip ma per altre finalità, magari il finanziamento di progetti e iniziative in vista delle future campagne elettorali.
Piuttosto l’Amministrazione provveda a mettere a frutto le risorse statali, utilizzando adeguatamente il personale della Gesip, in modo da garantire l’efficienza e la funzionalità dei servizi. Per esempio, potrebbe creare una task force di lavoratori Gesip che colmino i vuoti e le lacune create dal nuovo contratto con Amia – che lascia fuori parecchi servizi di igiene ambientale – ed invece di appaltare all’esterno queste attività, riorganizzi i lavoratori Gesip per la bonifica delle discariche a cielo aperto, la rimozione di carcasse di animali, automobili e di motori, quella di rifiuti ingombranti ecc, e per la disinfestazione del territorio cittadino, anche per impedire pericoli per la salute pubblica. Con il mio gruppo stiamo predisponendo una mozione affinché tempestivamente si intervenga, anche con il personale Gesip, per eliminare la condizione di abbandono e di degrado in cui versa da troppo tempo la nostra Palermo e che la rende, tra l’altro, poco ospitale ed accogliente anche in relazione ai tanto visitatori e stranieri.>>
Nadia Spallitta (Sel) capogruppo di Un’Altra Storia