
Trovo singolare, tra l’altro, che sia stato ritenuto prevalente un diritto relativo che scaturisce da un contratto di locazione a termine, rispetto a diritti umani imprescindibili che attengono alla persona. Abbiamo chiesto che venga sospeso o risolto il contratto con l’associazione ASPASIA anche per impossibilità sopravvenuta. Infatti, il contratto che la stessa ha stipulato nel 2002 con lo Iacp tra un anno andrà a scadere e nessuna attività potrà essere svolta nei locali di via Boito, dal momento che l’attuale destinazione urbanistica contrasta con i fini di uso privato della suddetta associazione. Ritengo, invece, che si debba tutelare l’azione e l’esperienza del Laboratorio Zeta che in questi anni ha saputo far sentire a casa i rifugiati politici soli, sprovvisti di mezzi e di ogni forma di assistenza, agevolandone il percorso di inserimento culturale e lavorativo. Registro, inoltre, come nel disporre un provvedimento di sgombero coattivo ai rifugiati politici, si siano anche violati i più elementari doveri di solidarietà sociale, abbandonando a se stessi e alla strada questi profughi>>.
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia