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venerdì, 22 novembre 2024
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Nadia Spallitta

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SPALLITTA: Nessuna soluzione immediata per i profughi sudanesi del Laboratorio Zeta

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labzeta.jpg<<Le amministrazioni pubbliche, Comune, Iacp e Prefettura, non trovano neanche al tavolo tecnico che le ha viste tutte coinvolte, una soluzione idonea ad assicurare il diritto d’asilo dei profughi sudanesi. Così, mentre viene soddisfatto il diritto di locazione per uso privato di un’associazione, viene violato e disatteso un diritto previsto da convenzioni internazionali, direttive europee e sancito tra i diritti fondamentali della nostra Costituzione, senza che le pubbliche amministrazioni siano state in grado di ripristinare, rispetto ai profughi, il regime di accoglienza e di solidarietà che per 9 anni l’attività del Laboratorio Zeta ha  invece garantito.
Trovo singolare, tra l’altro, che sia stato ritenuto prevalente un diritto relativo che scaturisce da un contratto di locazione a termine, rispetto a diritti umani imprescindibili che attengono alla persona. Abbiamo chiesto che venga sospeso o risolto il contratto con l’associazione ASPASIA  anche per impossibilità sopravvenuta. Infatti, il contratto che la stessa ha stipulato nel 2002 con lo Iacp tra un anno andrà a scadere e nessuna attività potrà essere svolta nei locali di via Boito, dal momento che l’attuale destinazione urbanistica contrasta con i fini di uso privato della suddetta associazione. Ritengo, invece, che si debba tutelare l’azione e l’esperienza del Laboratorio Zeta che in questi anni ha saputo far sentire a casa i rifugiati politici soli, sprovvisti di mezzi e di ogni forma di assistenza, agevolandone il percorso di inserimento culturale e lavorativo. Registro, inoltre, come  nel disporre un provvedimento di sgombero coattivo ai rifugiati politici, si siano anche violati i più elementari doveri di solidarietà sociale, abbandonando a se stessi e alla strada questi profughi>>.

Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia




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