La determinazione dell’organo di governo, assunta senza voti contrari, è stata forzosamente collegata, nei commenti di questi giorni (maturati sulla base di una conoscenza assolutamente parziale del progetto), alla situazione finanziaria dell’Ateneo, aspetto questo che è relativamente marginale nel piano di lavoro predisposto dagli uffici dell’Amministrazione, dal momento che non sono previsti introiti diretti, ma esclusivamente il miglioramento dei servizi senza maggiori oneri di gestione.
Premesso che le modalità applicative del provvedimento e i tempi di attuazione dello stesso prevedono elementi di gradualità e passaggi informativi che consentiranno di adeguare le soluzioni tecniche proposte e di tenere conto di differenziate esigenze, è di tutta evidenza come il traffico di auto e moto in Viale delle Scienze sia notoriamente congestionato e caratterizzato, bene spesso, da improvvisati e disordinati stalli delle auto e delle moto (quando non da aree riservate a pochi), tali da impedire la fluidità della circolazione, da rendere difficoltoso il percorso pedonale e, in caso di emergenza, da ostruire l’accesso dei mezzi di soccorso.
A ciò si aggiungano le ovvie considerazioni relative al livello di inquinamento ambientale e al fatto che, per effetto del libero ingresso di auto e moto, l’area è divenuta da tempo punto di parcheggio di numerosi veicoli riconducibili a soggetti esterni all’Università nonché sede di ripetuti furti e, talora, di episodi di violenza.
La complessa situazione – che si trascina da anni – impone una progettualità articolata e polivalente che comporta scelte strategiche, investimenti significativi (oggi non nella disponibilità diretta dell’Ateneo) e, soprattutto, diffusa volontà propositiva e collaborativa.
L’Amministrazione intende decongestionare il traffico interno e disciplinare le aree di sosta, valorizzando la fruizione pedonale e ciclabile.
Al riguardo, sono previsti dalla commessa il rifacimento della segnaletica verticale ed orizzontale ed il controllo televisivo continuo di tutti gli accessi, nonché, a carico dell’Ateneo, sarà possibile l’ottimizzazione della vigilanza automontata del parco.
Inoltre, in adesione alle politiche di razionalizzazione urbana e di sostenibilità ambientale della mobilità individuale e collettiva, il piano – approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 7 Agosto u.s. – prevede:
a) il servizio gratuito e continuo di navetta (attrezzata anche per il trasporto dei diversamente abili) all’interno del parco (con frequenza ogni 8’), con i capolinea individuati a livello della stazione metropolitana Orleans ed in corrispondenza del parcheggio AMAT. Sono programmate fino ad otto fermate intermedie lungo la tratta;
b) un nuovo servizio di navetta (con frequenza ogni 45’, con opzione di telechiamata ed attrezzata anche per il trasporto dei diversamente abili) che collegherà, gratuitamente per l’utenza universitaria, tutti i siti accademici e precisamente: Orleans, Via Maqueda, Steri, Via Archirafi, Stazione centrale (complesso S. Antonino), Policlinico, Corso Tukory;
c) stalli gratuiti per auto e moto sul lato a monte del Viale delle Scienze, in corrispondenza del posteggio AMAT presso il quale è prevista da tempo, in forza di specifica convenzione, la riserva gratuita del 30% dei posti;
d) la possibilità di fruire, a costi estremamente contenuti, del servizio di car-sharing, con stazionamento all’interno dell’area universitaria.
Aggiuntivamente, già da qualche tempo, è attiva, presso il Parco d’Orleans, l’opzione bike-sharing: i relativi terminali potranno essere spostati in prossimità dei punti perimetrali di scambio, d’intesa con il concessionario.
Come è facile rilevare, si tratta di una pianificazione di largo respiro che offre la possibilità di raggiungere – con mezzi pubblici, com’è sempre più auspicabile, o privati, come resta possibile (anche senza alcun onere) – le aree urbane e di sosta immediatamente limitrofe al Viale delle Scienze, preservando quest’ultimo dal sovraccarico veicolare, dall’inquinamento ambientale e dal pericolo derivante dall’accesso di mezzi non controllati.
E’ questa una tendenza – ampiamente praticata in sedi universitarie, italiane ed estere – che risponde all’esigenza sociale e culturale di miglioramento dei livelli di vivibilità dei luoghi di aggregazione collettiva.
Fatto salvo l’ovvio ed incondizionato accesso dei soggetti diversamente abili e di quanti in grado di documentare oggettive e motivate esigenze, resterebbe comunque garantita la scelta di raggiungere, con mezzo individuale (auto o moto), l’interno del Parco a fronte di una contribuzione che, valutata sulla base del valore degli abbonamenti fin qui proposti e calcolata per i presumibili giorni di attività in un anno (250), prevederebbe il seguente costo individuale giornaliero (in centesimi di euro):
Costo giornaliero per:
(in centesimi di euro)
Auto
Moto
– Studenti (fasce 0-3)
14
8
– Studenti (fasce 4-8)
18
10
– Assegnisti, Dottorandi e Borsisti
20
12
– Personale T.A.
28
12
– Personale Docente
32
16
Gli stessi importi, considerati sulla base dei giorni lavorativi in un mese (22), conducono ai seguenti parametri di costo mensili (espressi in Euro):
Costo mensile per:
(in Euro)
Auto
Moto
– Studenti (fasce 0-3)
3.08
1.76
– Studenti (fasce 4-8)
3.96
2.20
– Assegnisti, Dottorandi e Borsisti
4.40
2.64
– Personale T.A.
6.16
2.64
– Personale Docente
7.04
3.52
Si tratta di oneri che, se comparati a quelli in esercizio in qualunque altro sito pubblico, appaiono drasticamente inferiori alla media e documentano, sul piano dei contenuti, la validità della scelta gestionale posta in essere dall’Amministrazione che perviene, grazie alle previsioni dell’aggiudicazione, a sensibili miglioramenti del proprio sistema di mobilità e sicurezza, conseguendo al contempo economie di gestione rispetto al passato, dal momento che il trasporto integrato, così per come precedentemente descritto, resta interamente a carico dell’impresa contraente.
Chi utilizza il mezzo pubblico o quello privato (fino al perimetro del Parco) ha il diritto di fruire gratuitamente dei servizi di mobilità interna, ma si richiede un responsabile e volontario coinvolgimento per coloro i quali liberamente scelgano di raggiungere, con mezzo proprio, l’immediata prossimità di ogni singolo edificio universitario.
Alla comunità accademica spetta di assicurare l’accesso ai siti universitari, favorendo l’uso dei mezzi pubblici in una logica di integrazione urbana e garantendo la sicurezza interna degli insediamenti accademici.
In ogni caso, l’Amministrazione – ben consapevole del cambiamento proposto – ha ritenuto che il progetto di regolamentazione del traffico nella cittadella universitaria possa essere opportunamente modulato nel rispetto delle esigenze di ordine generale e con particolare attenzione alle richieste degli studenti e di tutta l’utenza, a condizione che sul tema della vivibilità e sicurezza del Parco e del contenimento dei livelli di inquinamento ambientale si realizzi un confronto maturo e non pregiudiziale, naturalmente orientato a tutelare i diritti e le istanze degli studenti e delle fasce socialmente ed economicamente più fragili.
Al riguardo, nella seduta dell’8 settembre 2009, il Consiglio di Amministrazione, anche su richiesta delle rappresentanze studentesche, ha ritenuto di richiedere al concessionario l’attivazione dei servizi di navetta interna (per il solo Parco d’Orleans) e di rimozione forzata, a decorrere dal successivo 14 settembre, e di proporre la costituzione di un tavolo di confronto e di lavoro aperto alle rappresentanze degli studenti e degli operatori, al fine di concordare le più adeguate modalità di regolamentazione del servizio che, peraltro, non potrà prescindere da opportune concertazioni, già avviate, con gli Enti locali e di pubblico trasporto.
È chiara la volontà dell’Amministrazione di realizzare, salvaguardando l’efficacia della scelta, iniziative in grado di migliorare la qualità dei luoghi e dell’ambiente nella città universitaria, avvicinandola, anche in termini di fruizione degli spazi comuni, agli standard delle più avanzate realtà italiane ed estere, in piena integrazione con le opportunità di trasporto pubblico offerte dal territorio.
Palermo, 8 Settembre 2009