"Si discute domani (mercoledì 13 ) in Consiglio comunale la soppressione dei comparti edificatori al Borgo Vecchio. La delibera, che rappresenta una variante allo strumento urbanistico, arriva in Aula totalmente sprovvista degli obbligatori e preventivi pareri della Soprintendenza e del Genio Civile e soprattutto sprovvista, almeno fino ad oggi, degli allegati tecnici e progettuali che possano consentire di comprendere quali saranno gli effetti sul territorio dell’eliminazione dei comparti.
I comparti sono uno strumento che consente la realizzazione, da parte dei cittadini, di alloggi necessari a soddisfare il fabbisogno abitativo e che attraverso un sistema di convenzioni garantisce anche le opere di urbanizzazione primaria e secondaria. Senza una preventiva programmazione territoriale e lasciando un vuoto normativo nella disciplina relativa alle urbanizzazioni, si propone improvvisamente l’eliminazione di questo strumento disciplinato dal piano particolareggiato di Borgo Vecchio. Cioè si stravolge una previsione urbanistica senza offrire soluzioni alternative e dando spazio a iniziative individuali svincolate da oneri e obblighi, con possibile speculazione edilizia. La cosa che più mi preoccupa è la circostanza che gli immobili oggetto dei comparti, destinati ad alloggi sociali e suscettibili di espropriazione, probabilmente per questo vincolo di destinazione non avevano un grande valore di mercato, mentre l’improvvisa e immotivata soppressione dei comparti – per altro riferiti ad immobili specifici del Borgo Vecchio – può determinare un incremento del valore degli stessi immobili, con tutta la valenza speculativa che da questo probabile incremento di valore ne potrebbe derivare. Per non dire infine della contraddittorietà dell’atto rispetto alle lamentate carenze abitative. Non viene, infatti, relazionato in nessun modo quanti alloggi sociali si perdono e come questo fabbisogno viene altrimenti soddisfatto".
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia