
Questa proposta secondo me, invece, è inaccettabile sia per motivi politici che giuridici. A mio avviso, se passa l’atto, il centrosinistra perde l’occasione e la possibilità di fare emergere l’attuale debolezza del Sindaco, ma soprattutto lo rende vincitore su un piano che è davvero strategico per la città, perché nell’individuare le cosiddette aree bersaglio, si fissano già i contenuti dell’assetto urbanistico ed economico di alcune zone che verranno quindi, con il consenso della principale forza di centrosinistra, sviluppate da questa Amministrazione che ha già dato ampia prova di non sapere amministrare. Inoltre, le aree bersaglio che vanno da Borgovecchio al centro storico, dall’area Sampolo all’ex Chimica Arenella, vengono indicate, per scelta di questa Amministrazione, senza che si conoscano gli elementi tecnici, i dati statistici e la programmazione economico-finanziaria che ha portato a questa individuazione che privilegia, ancora una volta, lo sviluppo di aree centrali abbandonando totalmente la periferia. Per di più, da un lato con questo atto si sana lo stravolgimento del territorio e la cementificazione dell’area di Sant’Erasmo, dall’altro non si acquisisce la preventiva e obbligatoria valutazione ambientale e strategica, ed infine si prevedono progetti, studi, approfondimenti, quindi consulenze e similari, e nessuno si preoccupa di rifare l’impianto fognario cittadino e di investire nelle opere di urbanizzazione primaria totalmente assenti come le frane e le inondazioni hanno evidenziato. Mi auguro che, nell’interesse della città, i “compagni” del Pd in Consiglio possano rivedere la loro posizione."
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia