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Dunque, dal momento che l’atto ha natura regolamentare e deve essere pubblicato per 15 giorni è evidente che non potrà entrare in vigore prima di giugno. Anche da questo punto di vista, quindi, non c’è e non ci può essere alcun collegamento tra il provvedimento e gli stipendi del personale AMIA. Invece di proporre altri aumenti, perché non recuperare i 260 milioni di euro di TARSU non ancora riscossa? Perché l’Amministrazione non adotta immediate misure contro l’evasione considerando che oggi solo il 35% dei cittadini (tra morosità ed evasione) paga questa tassa? Nessuno, infine, della maggioranza ha spiegato come sono stati utilizzati o si intendono utilizzare gli 80 milioni di euro che lo Stato, con una legge speciale, ha erogato al comune di Palermo per fronteggiare i suoi rapporti con l’AMIA. Nel caso di difficoltà di questa società a pagare gli stipendi, gli stessi potrebbero essere coperti attingendo a parte di queste somme. E’ ovvio, quindi, che la chiamata in causa dei lavoratori è una strumentalizzazione non veritiera che ingiustamente vuole addossare all’opposizione responsabilità che non ha e conseguenze (come i mancati stipendi) che non hanno nulla a che vedere con il provvedimento sottoposto all’esame del Consiglio."
Nadia Spallitta – gruppo Un’Altra Storia