SPALLITTA: Non si possono accettare primarie se gravate dal rischio di irregolarità. Palermo ha bisogno di una candidatura unitaria, libera da ogni sospetto
<< In questi giorni sono stata spesso attaccata per la mia posizione contraria al riconoscimento dell’esito delle primarie del 4 marzo, che ritenevo irregolari e inquinate (del resto la mia contrarietà alle primarie, per il rischio di inquinamenti, è notoria, ed è stata oggetto, circa un mese fa, di mie dichiarazioni alla stampa). Comprendo l’amarezza di tanti cittadini onesti che si sono recati alle urne, e che oggi auspicano di vedere un centrosinistra finalmente unito, e sono consapevole anche della difficoltà di condividere questa mia posizione. Tuttavia ritengo – nella qualità di rappresentante delle Istituzioni e di esponente del centrosinistra, di pretendere , sempre e comunque, il rispetto delle regole. Non si tratta di accettare una sconfitta, ma di prendere atto che la competizione non è stata regolare, né leale, né corretta.
Non può esserci nessun dovere di rispettare l’esito delle primarie, se queste primarie sono state svolte in violazione di principi etici, politici, se non addirittura di norme giuridiche. Sono gravissimi i fatti che hanno caratterizzato la votazione del 4 marzo, dalle dichiarazioni di Saverio Romano, che racconta di incontri tra Ferrandelli ed esponenti del Pid in vista del voto (né smentite, né oggetto di querela), a quanto sembra emergere a seguito dei servizi di Striscia la Notizia su presunti voti di scambio, fino ad arrivare all’inverosimile vicenda della presunta detenzione di centinaia di schede e di deleghe , anche in bianco, della rappresentante di lista allo Zen del candidato Ferrandelli ( come si apprende da notizie di stampa). Trovo davvero incresciosi e inaccettabili questi e numerosi altri episodi oggetto di altrettanti esposti, e che denotano tra l’altro un clima teso e aggressivo, che mal si concilia con una sana e regolare competizione elettorale. Non credo che il centrosinistra sia questo, ed anzi penso che i cittadini abbiano diritto ad un’alternativa vera che sia soprattutto etica. Palermo ha bisogno, oggi più che mai, di un modo diverso, realmente nuovo di affrontare la politica, mentre questi episodi, se accertati, sono espressione di tutto ciò contro cui il centrosinistra si è sempre battuto. Il forte rischio di inquinamento e di irregolarità, dovrebbe oggi indurre tutti i partiti a prendere responsabilmente le distanze da queste primarie, per cercare di dare alla città una candidatura davvero unitaria e libera da ogni sospetto.>>
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia