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In particolare, i parcheggi a pagamento possono essere realizzati o in aree attrezzate con questa specifica destinazione, o in zone di sosta collocate fuori dalla carreggiata e separate dalla stessa da una corsia di manovra. Inoltre, le cosiddette strisce blu, devono essere longitudinali e non trasversali, e deve essere garantita la presenza di parcheggi gratuiti limitrofi (senza considerare l’obbligatoria ampiezza minima delle strade ). Nulla di tutto questo avviene a Palermo. Le zone destinate al parcheggio , di fatto, per le loro caratteristiche incrementano il già intenso traffico veicolare ( si pensi alla sistematica assenza di corsie di manovra), tant’è che sono migliaia i ricorsi avverso le sanzioni amministrative normalmente correlate alle strisce blu, e centinaia i debiti fuori bilancio relativi alle migliaia di cause che in questi anni il Comune ha , ovviamente, perduto. Per questo motivo, ho inviato e trasmesso una lettera al Sindaco, affinché provveda alla sospensione e alla revoca dei provvedimenti istitutivi delle cosiddette strisce blu, in quanto – nella maggior parte dei casi – sono in violazione delle norme del codice della strada , vessatorie per i cittadini e determinano anche un grave danno all’Erario. In caso di inottemperanza, sarebbe opportuna la nomina di un commissario ad acta che revochi provvedimenti del tutto illegittimi, e riconduca l’intero sistema a legalità.>>
Nadia Spallitta – presidente commissione Urbanistica