SPALLITTA: piano delle alienazioni degli immobili comunali, non si vendano gli alloggi utilizzabili per l’emergenza abitativa.
<< E’ all’ordine del giorno una proposta di delibera che prevede la dismissione di numerosi beni del patrimonio immobiliare comunale, per un’entrata complessiva di circa 8 milioni di euro. La proposta di delibera non appare condivisibile, dal momento che molti di questi immobili hanno natura residenziale e potrebbero rappresentare altrettanti alloggi da destinare alle famiglie in condizione di emergenza abitativa, tant’è che con il mio gruppo abbiamo predisposto un emendamento per stralciare dal piano delle alienazioni i beni che possono essere utilizzati per fini residenziali e alloggiativi.
Tra l’altro analizzando le schede tecniche incomplete e che non riportano né la superficie né la planimetria, (non sono state neanche allegate all’atto deliberativo), si individuano taluni appartamenti e immobili in via Venezia e in via Maqueda, dei cui valori non è del tutto evidenziata la congruità. Inoltre alcuni immobili provengono dalle ex Opere Pie, e come tali possono essere alienati solo se sussiste l’impossibilità di una proficua utilizzazione degli stessi. Invero, a mio avviso, molti di questi immobili potrebbero essere usati proprio per l’emergenza abitativa. Tra i beni in corso di alienazione c’è anche il Palazzo storico San Martino, stimato in circa 2 milioni di euro. Non è ben chiaro se la Soprintendenza debba preliminarmente esercitare una prelazione sul predetto bene monumentale. Infine, l’Amministrazione non motiva adeguatamente quale sia il criterio di selezione degli immobili da dismettere, in relazione al vasto patrimonio comunale>>.
Nadia Spallitta (Sel) presidente commissione Urbanistica