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domenica, 22 dicembre 2024
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Nadia Spallitta

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SPALLITTA – Poca trasparenza nella gestione del settore sociale: il debito fuori bilancio…

nadia_-_aula.jpg
nadia_-_aula.jpgSPALLITTA – Poca trasparenza nella gestione del settore sociale: il debito fuori bilancio come strumento ordinario per pagare i servizi sociali.
 
 << Il Consiglio Comunale approva, con una maggioranza stentata, un assestamento di bilancio i cui contenuti non solo non appaiono condivisibili, ma , a mio avviso, possono implicare responsabilità per danni all’Erario. Mi riferisco, in particolare, alla previsione di circa 6 milioni di euro per debiti fuori bilancio, derivanti da decreti ingiuntivi emessi a favore soprattutto di opere pie, case di riposo, cooperative, etc,  del settore sociale, che avrebbero reso prestazioni di fatto senza copertura contabile, a favore dell’amministrazione comunale. Più precisamente, sembrerebbe che alcuni enti continuino ad erogare servizi , in assenza di bandi e in assenza di convenzioni, di controlli, di monitoraggio. Sostanzialmente il Comune non è in grado di sapere a chi vengono erogati i servizi, quali sia il personale utilizzato, quale sia la qualità dell’attività;  ma a cose fatte, e senza verifiche, paga il conto che cooperative, associazioni ed opere pie presentano. La cosa più grave è che vengono proposti come debiti fuori bilancio, anche provvedimenti che non sono neanche esecutivi, per i quali, quindi, non c’è nessun attuale obbligo di pagamento. Vengono quindi accantonati milioni di euro per prestazioni di fatto, anche in assenza di sentenze di condanna che in qualche modo possano giustificare l’obbligo del pagamento.
Senza considerare che, non è ben chiaro come possa il Comune perdere così spesso le sue cause, e perché non si attrezzi per reperire prima le risorse necessarie per i servizi, da erogare nel rispetto di regole trasparenti ed imparziali, ed invece acquisisca prestazioni di fatto, da pagare come debiti fuori bilancio. Trovo gravissimo questo modo di procedere dell’Amministrazione, che da un lato non programma e non investe nel settore sociale, dall’altro opera con lo strumento del debito fuori bilancio, che non consente nessuna forma di controllo dell’attività svolta. Chiederò l’intervento della Procura della corte dei Conti, perché si faccia chiarezza – una volta per tutte – nel settore dei servizi sociali , che non possono essere gestiti senza regole , ed anzi in violazione sistematica e in deroga delle norme sugli appalti dei servizi di contabilità.>>

 
 

 
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia



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