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venerdì, 22 novembre 2024
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Nadia Spallitta

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SPALLITTA – PRUSST un’occasione mancata. Errata l’impostazione dell’Amministrazione.

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<<Da più parti viene invocata la trattazione di un atto deliberativo avente ad oggetto i PRUSST, (programma di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile del territorio ), quasi che l’adozione di questo atto possa risolvere gli attuali problemi dell’imprenditoria locale o rappresentare un incentivo per la stessa, mentre invece è l’esatto contrario. Infatti i PRUSST avviati nel 2000 , dopo dieci anni, per la complessità delle procedure previste sono per lo più fermi e mai realizzati. La procedura presuppone un iter che passa due o tre volte dal Comune e due o tre volte dalla Regione riunita in conferenza, e una serie di pareri di compatibilità ambientale e paesaggistica di complessa acquisizione. Chiunque promuova l’adozione di questo atto,a fine consiliatura, i cui effetti se ci saranno arriveranno dopo parecchi anni, sta solo facendo strumentale campagna elettorale.
Tra l’altro l’atto deliberativo, è stato congegnato in modo da unire, all’interno di un unico provvedimento, tutte le 72 proposte di iniziativa privata presentate all’Amministrazione, così che diventa davvero complesso scorporarne alcune e portare avanti solo quelle che effettivamente rispondo ai requisiti di legge. In altri termini, in un solo atto vengono inserite iniziative del tutto scollegate tra di loro, alcune valide e interessanti, molte invece dannose per la città. Ad esempio, circa 15 proposte riguardano  aree in dissesto idrogeologico con vincolo di inedificabilità assoluta; 4/5 PRUSST  dovrebbero considerarsi  improcedibili perché gravati da informativa della Prefettura; circa 30 PRUSST sono in aree sempre inedificabili collinari o costiere , sottoposti a vincoli paesaggistici. Inoltre, per almeno 20 PRUSST manca la titolarità dell’area; nessuno dei PRUSST è accompagnato dai prescritti pareri di legge, anche se proposti in variante urbanistica; poche proposte sono corredate da un atto di convenzione che indichi quali siano gli obblighi del proponente rispetto alle eventuali urbanizzazioni primarie e secondarie, ed in generale in relazione all’obiettivo dell’interesse pubblico che ciascun PRUSST deve raggiungere per legge. Infine, trattandosi di un solo provvedimento per 72 ipotesi progettuali in variante al PRG, la mia preoccupazione è che le pressioni che da più parti vengono per adottare questo atto, possano consentire la futura realizzazione di opere che appaiono , invece, contrarie alle norme e all’interesse collettivo. Con riferimento ai contenuti delle proposte, non c’è nessuna armonia, nessun coordinamento e nessuna programmazione, soprattutto in relazione ai necessari interventi di urbanizzazione e al rispetto degli standard urbanistici. Per cui anche iniziative valide, non sono adeguatamente supportate dall’iniziativa pubblica, con i conseguenti rischi di carichi urbanistici che la città non può più reggere. Con riferimento ai contenuti, poi, l’approvazione di questa delibera  potrebbe aprire – sia pure in futuro – le porte alla  creazione di almeno altre 20/30 strutture turistico-alberghiere  e più di una decina di centri commerciali di medie dimensioni. Non so se queste iniziative siano effettivamente utili alle economie cittadine. Sotto il profilo prettamente urbanistico, la proposta non si integra né con il piano strategico né con le aree bersaglio, ed appare oggi inopportuna essendo stato avviato l’iter di revisione del piano regolatore generale. In altre parole, l’approvazione di questa proposta non darebbe alcun titolo ai proponenti, perché la riprogrammazione del territorio potrebbe determinarne l’assoluta inefficacia, non avendo questo atto, semplicemente preliminare e propedeutico, nessuna valenza vincolante per l’Amministrazione. Per questi motivi credo che l’atto deliberativo promosso dalla giunta Cammarata, sia stato erroneo e inadeguato a dare e a indirizzare l’imprenditoria locale verso obiettivi realmente raggiungibili.>>
Nadia Spallitta (Sel) presidente commissione Urbanistica



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