SPALLITTA: Regolamento per la gestione degli immobili confiscati alla mafia. Una proposta bluff voluta dall’amministrazione.
<< E’ inaccettabile il clima di tensione e di violenza che si respira in Consiglio Comunale, ogni volta che si affrontano argomenti delicati come quello relativo alla gestione di beni confiscati alla mafia. Non intendo, inoltre, più tollerare i sistematici attacchi alla persona e l’aggressività che caratterizza da tempo il comportamento del Presidente del Consiglio Comunale Alberto Campagna, nei miei confronti, che vivo come offensivo e lesivo del mio ruolo. Valuterò se difendermi anche nelle sedi opportune. Nel merito, e’ in discussione e sta per essere approvato il regolamento sulla gestione degli immobili confiscati alla mafia, di cui non condivido né la filosofia, né i contenuti. Infatti, secondo la proposta dell’assessore e le valutazioni degli uffici, il Consiglio Comunale più che disciplinare criteri, modalità e termini per la concessione di questi beni, deve rinviare tutto alla giunta e all’assessore competente; sostanzialmente secondo la filosofia di questo regolamento tutto deve restare com’è, ed ogni potere discrezionale ed incontrollato deve essere esercitato dall’assessore.
Inoltre, le procedure istruttorie e le responsabilità degli uffici, verranno individuate in un successivo futuro regolamento della giunta, come dire che questo regolamento non è immediatamente operante e praticamente serve a ben poco. Sono stati bocciati, per un singolare parere contrario degli uffici – che ha ritenuto gli emendamenti troppo dettagliati e tali da imbrigliare l’Amministrazione , quasi che spettasse agli uffici l’esercizio di un potere e di una prerogativa politica, quella regolamentare che è appunto del Consiglio Comunale – tutti gli emendamenti proposti dal gruppo consiliare Un’Altra Storia, che nascevano dal lavoro di oltre un anno con le associazioni destinatarie per legge degli immobili confiscati. Per esempio, è stato bocciato l’emendamento che istituiva un albo obbligatorio che, anche a mezzo della informatizzazione delle informazioni, avrebbe garantito la tempestiva conoscenza sia dei procedimenti che degli immobili. Ugualmente sono stati bocciati quegli emendamenti che predeterminavano criteri oggettivi e trasparenti di attribuzione di punteggi, e di selezione delle istanze dei soggetti interessati. Stessa sorte per gli emendamenti rivolti a creare un’ interlocuzione costante con Prefettura e Agenzia Nazionale per i beni confiscati, rivolta al monitoraggio di procedure ed utilizzo di questi beni, con previsione anche dei casi di sanzioni e revoca. In altri termini, il Consiglio Comunale sta decidendo di non regolamentare nulla e di mantenere inalterato l’attuale regime di gestione degli immobili. Regime che non ha certo brillato per garanzia, imparzialià e trasparenza ( tant’è che sono stati aperti taluni procedimenti penali, sono stati scoperti casi di associazioni inesistenti, si è proceduto, in decine e decine di casi, a revoche per mancato utilizzo del bene). Chiederò un incontro al Prefetto , sia per segnalare i comportamenti d’Aula che travalicano la normale dialettica politica, sia per sottoporre ad analisi questo regolamento che rappresenta un bluff ed un tradimento della legge che disciplina l’uso sociale degli immobili confiscati alla mafia.>>
Nadia Spallitta – presidente commissione Urbanistica