<< Il Consiglio Comunale approva la rimodulazione dei fondi Cipe – 150 milioni di euro – destinati, secondo la delibera ministeriale, a investimenti e ricapitalizzazioni (di cui circa 60 milioni per l’Amia – 20 milioni per investimenti comunali in strutture scolastiche – 20 milioni circa per ciascuna delle società partecipate Gesip – Amat e AMG). Senonché l’atto è stato presentato all’aula incompleto, senza l’allegazione dei programmi e dei progetti che l’Amministrazione intende promuovere per riqualificare le aziende in crisi, e senza che il Consiglio Comunale abbia strumenti per verificare l’idoneità degli interventi in relazione ai problemi delle società partecipate.
In particolare, l’Amia e la Gesip sono assoggettate a procedure fallimentari e l’Amat è sprovvista di liquidità per pagare gli stipendi dei lavoratori. Da questo punto di vista i fondi Cipe non possono essere utilizzati con questa finalità. A queste perplessità si unisce l’incertezza sullo stato di salute del bilancio comunale; la circostanza che la prima trance di fondi Cipe , pari a 35 milioni di euro, sia stata già utilizzata per pagare gli stipendi comunali, appare manifestazione di una incapienza delle casse comunali, che sembra preludere anche ad un possibile disequilibrio. Ancora una volta l’Amministrazione non è in grado di fornire un quadro complessivo che consenta di conoscere sia l’effettiva situazione finanziaria attuale, che il piano di investimenti e di sviluppo, rendendo quindi lo stesso percorso di spendita delle risorse incerto e poco chiaro, con il rischio che venga vanificato il forte investimento previsto dal Cipe. Anche per questo motivo, ho proposto un emendamento approvato dall’aula, che impone la periodica e dettagliata relazione al Consiglio comunale, dello stato di attuazione del programma di utilizzo dei 150 milioni. >>
Nadia Spallitta (Sel) capogruppo di Un’Altra Storia