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lunedì, 23 dicembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

SPALLITTA – si al nuovo cimitero di Ciaculli in conformità con il Piano Regolatore

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nadia_-_aula.jpg<< Oggi in Consiglio Comunale è entrata l’etica nella politica : non più varianti urbanistiche che stravolgono l’assetto del territorio, non più privatizzazioni di servizi essenziali, quali quelli cimiteriali che dovrebbero essere assicurati ed erogati con costi contenuti; non più progettazioni e consulenze milionarie, ma la rigorosa osservanza  delle necessità della città e l’attuazione di opere pubbliche conformi allo strumento urbanistico e idonee a garantire i servizi ai cittadini.
Il consiglio comunale, infatti, nell’affrontare il dibattito sul nuovo cimitero di Ciaculli, ha contestato e rigettato  la proposta dell’Amministrazione che avrebbe voluto realizzare, attraverso un project financing, un cimitero faraonico del costo di 103 milioni di euro, in variante urbanistica su un’area di impianto che dai 70 mila metri quadrati originari passava a 203 mila metri quadri, con tanto di nuove espropriazioni ( 10 milioni il costo delle espropriazioni), ed aumento significativo di tutti i costi, ivi compresi quelli di progettazione (era prevista nella proposta dell’Amministrazione per il dirigente all’Urbanistica ed il suo staff, in sede di progetto preliminare, la somma di 560 mila euro). Il Consiglio, inoltre, non ha condiviso l’affidamento ad un privato della gestione di un così grande cimitero cittadino – anche in considerazione della delicatezza della materia e degli interessi illeciti che spesso hanno caratterizzato questo settore. Il progetto proposto, del resto non risolveva gli annosi problemi dell’emergenza cimiteriale, dal momento che, ad esempio, a fronte ad un’esigenza di 5 mila posti per inumazioni – cioè sostanzialmente gratuiti – ne prevedeva solo 500,( il resto loculi, cappelle per circa 40 mila posti, tutti a pagamento per valori che arrivavano fino a 140 mila euro a cappella, incassati dal privato gestore). Si è ritenuto, invece, di privilegiare e dare mandato  per una progettazione meno costosa e più semplice, conforme alle previsioni di piano e di immediata e meno onerosa fruizione da parte della collettività, con gestione pubblica. Inoltre, appare singolare tanta attenzione dedicata dall’Amministrazione alla progettazione e realizzazione di uno dei cimiteri cittadini, e in una città che è carente di tutto per gli abitanti, (asili – scuole – impianti sportivi – spazi culturali – viabilità – smaltimento dei rifiuti – strutture per i disabili , gli anziani etc) è sorprendente la volontà di realizzare, con impiego di ingenti capitali – che meglio potrebbe destinarsi ad altre finalità – una vera propria cittadella dei morti – oggettivamente di cattivo gusto – con tanto di palazzine contenenti loculi, fino a tre piani fuori terra , con giardini e perfino un grande parco ;  tanto più che lo stesso Assessore sensibile ai parchi per i defunti, ne nega di fatto l’attuazione in due vaste aree della città, villa Turrisi e Parco Uditore, che invece servirebbero ai vivi.  Ritengo che l’Amministrazione oggi sia inadempiente, incapace in questi dieci anni di risolvere i problemi dell’emergenza cimiteriale, che avrebbe potuto affrontare da tempo con soluzioni progettuali più semplici, meno costose e di minore impatto ambientale; e le risposte ai problemi e alle esigenze di Palermo  non sono sicuramente quelle di privatizzare e rendere onerosi servizi indispensabili, né di progettare opere immani che mal si conciliano con il degrado e l’abbandono dell’intera città.>>
Nadia Spallitta (Sel) presidente Commissione Urbanistica

 




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