<<Solidarietà ai precari della scuola. Continua la drammatica lotta dei lavoratori della scuola, docenti e personale ATA, che anche quest’anno subiscono la scure di ingiusti tagli agli organici. Nonostante la recente decisione del TAR Lazio , che nel luglio 2011 ha dichiarato illegittimo il ridimensionamento del personale scolastico, sprovvisto di adeguata istruttoria, di una reale analisi del fabbisogno e di ogni motivazione, il Governo continua nell’operazione di soppressione di posti, che maggiormente colpisce la Sicilia. Solo a Palermo, nell’anno scolastico 2010-2011, è già in atto la soppressione di mille posti circa tra assistenti tecnici, amministrativi e collaboratori scolastici.
Questa operazione, che danneggia e impedisce il regolare funzionamento della scuola, lede anche diritti quesiti di docenti e di personale ATA, che dopo anni di ingiusto precariato si ritrovano improvvisamente disoccupati. Secondo le norme europee e numerose decisioni della Corte di Giustizia, del resto applicate già da alcuni tribunali di Napoli, Siena , Livorno e altre città, dopo 36 mesi il contratto a termine con lo Stato si trasforma di diritto in contratto a tempo indeterminato, ma né il Provveditorato né il Ministero dell’Istruzione – con grave danno e lesione del diritto al lavoro acquisito – hanno dato attuazione a queste norme di legge. Nei prossimi giorni sarà il TAR Palermo a doversi pronunciare su tagli e accorpamenti relativi a lavoratori che, avendo superato i 36 mesi di servizio, avrebbero dovuto essere immessi nei ruoli, piuttosto che assistere alla soppressione – dopo anni di attesa e di aspettative – dei loro posti. Ci auguriamo che il TAR siciliano – conformemente a quanto ha già affermato il TAR Lazio – riconosca l’illegittimità dei provvedimenti ministeriali e locali di riduzione del personale scolastico, che nel frattempo ha chiesto anche un incontro al Presidente della Repubblica, per segnalare l’irregolare incidenza che la legge “Gelmini” produce in Sicilia sull’occupazione, e i disagi determinati che gravano pesantemente in un territorio povero e sprovvisto di occasioni di lavoro.>>
Nadia Spallitta (Sel) capogruppo di Un’Altra Storia