"Chiedo che la Procura della Corte dei conti e della Repubblica accertino la natura, l’entità e i contenuti dei debiti contratti dall’AMIA negli ultimi anni. Dalle dichiarazioni del Direttore Generale, Lo Cicero, emerge che l’attuale debito dell’AMIA verso terzi ammonta a ben 270 milioni di euro e che gli 80 milioni erogati dallo Stato sono stati tutti utilizzati per coprire parte di questo indebitamento. Tenendo presente che negli ultimi anni il servizio di smaltimento rifiuti non è cambiato né migliorato, e che le nuove assunzioni non determinano sicuramente questo disavanzo – e se così fosse anche di questo dovrebbero rispondere personalmente gli amministratori – vien fatto di domandarsi per quali servizi, forniture e attività sono stati contratti questi debiti.
Chiederemo formalmente al Direttore , Lo Cicero, il dettaglio dei conti dell’AMIA per verificare la regolarità delle spese, in considerazione dell’enormità della cifra, che già in questa fase non appaiono assolutamente regolari. Inoltre, sarebbe opportuno, in relazione ai debiti reali dell’AMIA, avviare un concordato preventivo con i creditori per abbattere anche del 50% l’ammontare del debito. Si tratta di una procedura che potrebbe evitare il fallimento – di fatto prospettato dal Direttore Generale se non dovesse arrivare un sostegno economico dallo Stato – e che normalmente viene utilizzata dalle imprese per salvare l’attività e il lavoro."
Nadia Spallitta – gruppo Un’Altra Storia