"E’ probabile che Cammarata voglia strumentalizzare la sentenza del Tar di annullamento della Tarsu per raggiungere uno scopo politico , ovvero lo scioglimento del Consiglio comunale che lo lascerebbe padrone della città per i prossimi tre anni. Infatti, se il Consiglio (entro il 4 novembre) non viene messo, dagli organismi tecnici e contabili dell’Amministrazione, in condizione di ripianare il disequilibrio che la sentenza del Tar ha provocato in relazione al bilancio 2009/2011, per legge verrà sciolto dall’Assessorato regionale enti locali e il suo ruolo verrà svolto sino alla naturale scadenza (2012) da un commissario ad acta, mentre il Sindaco (unico responsabile di questo disastro economico) resterebbe impunemente a svolgere il suo ruolo per i prossimi tre anni.
E’ ovvio che la legge siciliana, per questa parte, è incostituzionale e contrasta con i principi stabiliti dalla legge nazionale in materia di rinnovo dei Consigli sciolti, in quanto attribuisce al Sindaco un potere enorme, cioè di mandare a casa per anni un Consiglio comunale avverso. L’unico strumento che hanno i consiglieri per impedire una così grave sanzione, è la mozione di sfiducia del Sindaco, anche perché oggi ne sussistono tutti i presupposti giuridici e politici. Proporremo, come gruppo Un’Altra Storia, ancora una volta questo provvedimento, perché sia Cammarata a rispondere alla città della sua cattiva amministrazione, e mi auguro che anche i consiglieri dell’ex maggioranza aderiscano a questa iniziativa rivolta, tra l’altro, alla tutela dell’interesse pubblico che un organo elettivo come il Consiglio rappresenta. E’ necessario, quindi, che prima dei 30 giorni si voti la mozione di sfiducia che determinerà,come conseguenza, una nuova tornata elettorale tra circa 6 mesi per il rinnovo del Consiglio e l’elezione del nuovo Sindaco, che appaiono indispensabili di fronte all’incapacità politica dimostrata da questa Amministrazione."
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia