La bufera tra gli amministratori della città di Palermo non sembra essere arrivata a una tregua, anzi: ieri mattina durante la conferenza dei capigruppo di Palazzo delle Aquile, il presidente del Consiglio Alberto Campagna ha riferito di avere ricevuto una notifica da parte del legale del sindaco Cammarata.
In soldoni, Diego Cammarata, “nella qualità di sindaco e di presidente della giunta municipale”, mette in mezzo il consiglio comunale, con un ricorso al Tar, reo di aver approvato quasi all’unanimità un sub emendamento che bloccava temporaneamente le spese non strettamente necessarie.
In soldoni, Diego Cammarata, “nella qualità di sindaco e di presidente della giunta municipale”, mette in mezzo il consiglio comunale, con un ricorso al Tar, reo di aver approvato quasi all’unanimità un sub emendamento che bloccava temporaneamente le spese non strettamente necessarie.
Ironia della sorte, l’unico astenuto durante quella votazione, il presidente Alberto Campagna, è proprio il destinatario della notifica. Perchè proprio a lui? Il consiglio comunale non è un soggetto giuridico, ergo, non è possibile notificargli alcunchè. Così la notifica è stata recapitata al presidente.
Quali sono le ragioni dell’azione di Cammarata? Il sindaco ritiene che il sub-emendamento sia gravemente illegittimo e non pertinente ai poteri del consiglio comunale. Lo stesso emendamento, inoltre, priverebbe la giunta di ogni possibilità di dare attuazione agli stanziamenti di spesa.
Intanto, tra i consiglieri, si starebbero preparando due contro-note, ai quali sembra che si aggregheranno diversi consiglieri comunali.
“Il primo ricorso – dice Nadia Spallitta, Un’Altra Storia – si limiterà a sollevare in sede di giudizio l’irregolarità del fatto che la notifica non sia stata recapitata ai singoli consiglieri. Col secondo ricorso, invece, si entrerà nel merito, sottolineando l’esclusiva competenza del consiglio comunale in materia di bilancio, ma soprattutto evidenziando come il blocco temporaneo delle spese ritenute superflue non possa in alcun modo arrecare danno alla collettività o a terzi”.
“Intanto il presidente Campagna, al quale esprimo la mia solidarietà – dice Enzo Di Gaetano, capogruppo del neocostituito Pdl Palermo – presenterà il ricorso alla notifica. I tempi sono strettissimi, il 29 settembre ci sarà già la prima udienza”.
Quali sono le ragioni dell’azione di Cammarata? Il sindaco ritiene che il sub-emendamento sia gravemente illegittimo e non pertinente ai poteri del consiglio comunale. Lo stesso emendamento, inoltre, priverebbe la giunta di ogni possibilità di dare attuazione agli stanziamenti di spesa.
Intanto, tra i consiglieri, si starebbero preparando due contro-note, ai quali sembra che si aggregheranno diversi consiglieri comunali.
“Il primo ricorso – dice Nadia Spallitta, Un’Altra Storia – si limiterà a sollevare in sede di giudizio l’irregolarità del fatto che la notifica non sia stata recapitata ai singoli consiglieri. Col secondo ricorso, invece, si entrerà nel merito, sottolineando l’esclusiva competenza del consiglio comunale in materia di bilancio, ma soprattutto evidenziando come il blocco temporaneo delle spese ritenute superflue non possa in alcun modo arrecare danno alla collettività o a terzi”.
“Intanto il presidente Campagna, al quale esprimo la mia solidarietà – dice Enzo Di Gaetano, capogruppo del neocostituito Pdl Palermo – presenterà il ricorso alla notifica. I tempi sono strettissimi, il 29 settembre ci sarà già la prima udienza”.