Per la serie <<Ma in che lingua dobbiamo dirlo>>, ecco che l’Mpa ha deciso di rivolgere al sindaco di Palermo Diego Cammarata, l’accalorato invito alle tante sospirate dimissioni, in dialetto siciliano. Continua così a colpi di manifesti affissi per tutta la città la contestazione al sindaco Cammarata.
Ma quello che colpisce è che a inveire contro il primo cittadino del capoluogo siciliano sono gli ex alleati del Mpa quel gruppo, che in consiglio comunale è oramai passato all’opposizione e non ha assessori in giunta. Allora dalle parole e dall’opposizione tra i banchi di Sala delle Lapidi, gli autonomisti hanno deciso di passare ai fatti concreti facendo stampare manifesti che sono stati affissi in tutta la città. Ma cosa si dice in questi cartelloni di sicuro originali? L’Mpa invita il sindaco a dimettersi con eloquenti frasi in siciliano. Uno recita : <<Ztl, Tarsu, Amia, Amap, Amat, Gesip, Irpef, Cammarata vattinni (Cammarata vattene, ndr)>>. L’altro ironizza sulla campagna auto celebrativa dell’amministrazione comunale nel 2007, quando a Palermo apparvero dei cartelloni dove si diceva che era <<la città più cool d’Italia>>, riprendendo il titolo di un articolo di Panorama pubblicato. I manifesti del Mpa invece recitano : <<Cammarata ci hai preso per il cool. Ti nn’ha gghiri (te ne devi andare , ndr)…(continua)…A sferrare il colpo è anche Nadia Spallitta, capogruppo di Un’Altra Storia. <<La giunta Cammarata ha impoverito a tal punto le casse comunali – dice – sperperando il denaro pubblico (solo nel 2009 un milione e seicentomila euro per la pubblicità), da rendere difficili il pareggio del bilancio>>. Infatti, l’incontro di oggi con il ragioniere generale del Comune Bohuslav Basile, che ha parzialmente illustrato la manovra finanziaria che dovrebbe essere approvata dal Consiglio Comunale per garantire il pareggio del bilancio, <<ha chiarito solo alcuni aspetti delle scelte percorribili per reperire circa 35 milioni di euro corrispondenti alla Tarsu 2006 riscossa dal Comune ed annullata dal Tar>>.La proposta degli uffici di utilizzare per il pareggio 23 milioni di euro derivanti dal raddoppio Irpef 2009 deliberato di recente dalla giunta è per la Spallitta <<difficilmente percorribile, intanto per l’illegittimità del raddoppio dell’addizionale Irpef ed inoltre perché su di esso pende un ricorso giurisdizionale. La pendenza di un ricorso, infatti, e la probabilità di annullamento anche di questa delibera, mettono a rischio l’intera manovra, con la conseguente possibilità dello scioglimento del Consiglio per i prossimi tre anni, con Cammarata che rimarrebbe da solo a governare la città>>. Per questo è stato chiesto al ragioniere Basile di predisporre anche soluzioni alternative a salvaguardia degli equilibri di bilancio, azzerando i capitoli relativi al Sindaco, revocando gli incarichi di dirigenza esterna, intervenendo dove è possibile sui contratti con le aziende partecipate, comprimendo tutta la spesa non necessaria né essenziale, revocando tutte le esternalizzazioni dei servizi, riducendo le previsioni dei debiti fuori bilancio ed eliminando il finanziamento dei teatri come il Biondo.