Dopo mesi di sedute fiume e di nottate impegnate in discussioni chilometriche il consiglio comunale ieri ha approvato a restituzione agli uffici della delibera inerente il nuovo regolamento Tarsu, già approvato dalla giunta Cammarata e da diversi mesi oggetto di dibattito di Sala delle Lapidi. Ma l’assenza di un accordo tra i consiglieri di maggioranza e opposizione aveva di fatto bloccato i lavori dell’aula.
Il rinvio della delibera agli uffici vuol dire che tutto rimane come prima: resta in vigore l’ultima aliquota Tarsu applicata. E questo lascia scontenti parti del Pdl, Campagna e Tantillo, e del Pd. Non a caso il vicepresidente vicario Alotta si è astenuto dal voto e il consigliere del Pd Totò Orlando ha votato contro. «Il ferrato ostruzionismo ha dato i suoi frutti – dice il consigliere del Pd Davide Faraone -. Abbiamo rispedito il regolamento al mittente. Un atto illegittimo e falso dal punto di vista formale: una sanatoria voluta da Cammarata e dal centrodestra per ripianare i debiti derivati dalla cattiva gestione». Per Faraone «Adesso l’amministrazione si adoperi per restituire ai cittadini il maltolto, anche per gli anni che vanno dal 2007 al 2009». Per il capogruppo di Un’Altra Storia Nadia Spallitta il blocco dell’aumento della Tarsu ha un preciso significato politico: «Il Pdl continua a perdere parti della sua ex maggioranza e dopo la fuoriuscita dei consiglieri dell’Udc, non aveva più i numeri per imporre quel regolamento che confermava e sanava l’aumento dell’aliquota del 75% della Tarsu. È meno comprensibile il voto del centrosinistra che ha perduto un’occasione unica per imporre con propri emendamenti l’abbattimento stesso della Tarsu». In altre parole, con la restituzione di questa delibera, «la conseguente mancanza di una nuova disciplina regolamentare ?? precisa – e di nuovi criteri tariffari da parte del Consiglio, tutto rimane immutato e con le iniquità e le disparità del vigente sistema della Tarsu, in quanto gli uffici continueranno ad applicare le tariffe degli anni precedenti e cioè quelle aumentate del 75%». È polemico invece con la restituzione della delibera il consigliere del Mpa Leonardo D’Arrigo. «È la sconfitta del Consiglio – dice -. Avremmo dovuto approvare il nuovo regolamento Tarsu, modificandolo, rendendo equa la pressione fiscale verso i cittadini, agevolando le famiglie e le piccole medie imprese». Questo è accaduto perché hanno fretta di approvare il bilancio di previsione 2010>>.