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venerdì, 22 novembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Toto sindaco, partita aperta sul nome di Rita Borsellino

Mentre la sorella del giudice ucciso in via d’Amelio non scioglie la riserva sulla proposta avanzata dal segretario del Pd Bersani, spunta a sorpresa la possibile candidatura di Giambrone, senatore dell’Idv e fedelissimo di Orlando. Novità che potrebbe accreditare una sorta di patto tra l’ex sindaco della primavera e la Borsellino.

Partita apertissima sul toto sindaco per la canditatura a primo cittadino di Palermo. Rita Borsellino, sorella del magistrato ucciso dalla mafia, non ha ancora sciolto la riserva sulla proposta avanzatagli dal segretario del Pd, Pierluigi Bersani. Ma l’eventualità che possa correre per la poltrona di sindaco della città continua a innescare effetti a catena. Primo fra tutti il proliferare spropositato di candidature proprio nel centro sinistra.

Fabrizio Ferrandelli, consigliere comunale dell’Idv, rotti gli indugi, ha ufficializzato la sua discesa in campo per partecipare alle primarie, e a sospresa spunta anche il nome del senatore Fabio Giambrone, segretario regionale di Idv e fedelissimo di Orlando. Da Bruxelles, intanto, Rita Borsellino e Leoluca Orlando fanno prove tecniche di ‘trasmissione’.

Da ieri sera sono in contatto per discutere le condizioni di un accordo e a breve è previsto un incontro per metterlo ‘nero su bianco’. Orlando ha già posto alcune condizioni, in primis l’esclusione del Terzo polo e di Lombardo in una possibile coalizione unitaria. Da giorni infatti sul nome di Rita Borsellino si susseguono commenti entusiastici da parte dei rappresentanti delle maggiori forze politiche, da destra a sinistra. “Borsellino è un cognome e una famiglia che ci emoziona, oltre le appartenenze – aveva dichiarato Carmelo Briguglio, vice presidente dei deputati di Fli e coordinatore regionale del partito in Sicilia. Non abbiamo pregiudizi di natura ideologica, a maggior ragione dopo il terremoto-Cammarata che ha distrutto la città”; seguito a ruota dal presidente dei senatori dell’Udc e coordinatore siciliano, Gianpiero D’Alia, “la città di Palermo ha necessità di una grande coalizione per affrontare le emergenze dovute ad anni di malgovero. Sul nome di Rita Borsellino  si potrebbe raggiungere un’ampia convergenza tra le forze moderate e riformiste, utile ad un governo virtuoso della città” .
Ultima in ordine di tempo, l’adesione di Nadia Spallitta, Sel: “se la candidatura di Rita Borsellino rende unito il centrosinistra e diventa chiaro che l’avversario politico è il centrodestra che ha fino ad oggi devastato la città di Palermo e allora ben venga questa candidatura, che può consentire a movimenti civici e partiti del centrosinistra, proprio perché è in grado di superare individualismi e protagonismi, divisioni e diversità, di essere competitivi e vincenti".
Il presidente della regione Lombardo adotta una linea più cauta, invece, anche se non di totale chiusura: “prima di esprimere una valutazione su Rita Borsellino, aspetto di capire cosa risponderà alla proposta che le è stata fatta di candidarsi a sindaco di Palermo. Certo, sul piano personale non posso che esprimere apprezzamento”.




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