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venerdì, 22 novembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Turni di 14 ore, vigili in rivolta

UN ESPOSTO all’ ispettorato del lavoro per segnalare che i vigili, ieri notte, sono stati costretti a lavorare per 14 ore: Cgil e Cobas della polizia municipale, che ieri hanno organizzato un’ assemblea con il personale per indebolire la presenza di agenti sulle strade in occasione del Festino, sono andati oltre e hanno deciso di denunciare il comandante della caserma di via Dogali, Nunzio Purpura: «I vigili sono stati costretti a fare il doppio turno lavorando per quattordici ore filate – dicono Michele Chianello, della Cgil, e Gianfabio Monacò, dei Cobas – l’ ispettorato del lavoro ha inviato al comando un invito-diffida a rispettare le regole del contratto, ma i vertici della caserma lo hanno ignorato».

 «Il comandante Purpura – incalza Nadia Spallitta, avvocato e consigliere comunale di Un’ Altra Storia – ha emesso per l’ attività di vigilanza e per il servizio di ordine pubblico del Festino un provvedimento di dubbia legittimità, in relazione al quale è stato chiesto dai sindacati l’ intervento dell’ ispettorato del lavoro. Si dispone un turno per 140 vigili (turno che avrebbe dovuto essere distribuito su almeno il doppio del personale) di 14 ore consecutive, dalle 17 del pomeriggio alle 7 dell’ indomani mattina. Si violano le norme del contratto collettivo che limitano a sette ore i turni dei vigili e viene messa a rischio l’ incolumità, la sicurezza e la salute dei lavoratori». «In occasione del Festino si è fatto sempre così – replica Purpura – non è ipotizzabile che durante la festa, con tutte le strade chiuse, si cambi il turno. In ogni caso non si tratta di 14 ore di lavoro: non appena finisce la festa, intorno alle due di notte, i lavoratori possono tornare a casa». I vigili urbani di Cgil e Cobas sono sul piede di guerra per i tagli al fondo di turnazione, quello che permette agli agenti di lavorare una volta la mattina, un’ altra il pomeriggio, un’ altra ancora di notte, e per la mancata riorganizzazione del corpo di polizia municipale, annunciata da tempo da Purpura ma mai entrata in funzione. Nonostante le assemblee, ieri via Dogali è riuscita comunque a mettere in strada circa 250 uomini nell’ arco dell’ intera giornata. Sul piede di guerra, però, non sono solo gli agenti di polizia municipale, ma anche alcune associazioni di volontariato nel campo della protezione civile che hanno denunciato «l’ insensibilità dell’ amministrazione comunale» (che non mette a disposizione mezzi e non firma le convenzione da loro sottoposte) e hanno lanciato il rischio di un allarme sicurezza per il Festino. «Per la mancanza di dialogo con il Comune che ci chiama solo quando ha necessità – scrive il coordinatore delle associazioni, Aldo Melilli – il 90 per cento delle realtà di volontariato ha detto no alla proposta di partecipare al Festino. Il piano della protezione civile è dunque carente». L’ assessore alla Protezione civile, Roberto Clemente, giura invece che il numero di addetti in servizio è lo stesso dell’ anno scorso: «Ci saranno circa 150 tra volontari e comunali – dice – Non posso obbligare le associazioni a collaborare con noi se non vogliono».




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