Verso un Governo MPA/PdL-Sicilia con sostegno esterno del PD?
I potentati siciliani si stanno muovendo per salvare la poltrona a Raffaele Lombardo proponendo un nuovo milazzismo senza principi ne programmi. Il Governo Lombardo Miccichè si appresta a ricevere l’appoggio del PD siciliano che per squallidi giochi di Palazzo dimentica le gravi responsabilità del Governatore nella gestione delle risorse pubbliche e del territorio siciliano. Lo smantellamento dell’apparato industriale, lo sconquasso del territorio, il fallimento delle politiche sullo smaltimento dei rifiuti sono solo alcuni esempi di politica disastrosa di questo Governo.
Se aggiungiamo le scelte fatte sulla moltiplicazione degli inceneritori, del via libera ai rigassificatori, l’ok alle centrali nucleari in Sicilia, il finanziamento diretto al Ponte il quadro si arricchisce di nefandezza. A fronte di migliaia di giovani che hanno o stanno per perdere il posto di lavoro (si pensi ai 7200 precari della scuola licenziati a settembre e all’imminente smantellamento della FIAT di Termini) il governatore non ha prodotto nessun piano credibile di rilancio occupazionale nella Regione. La nostra posizione è chiara e netta: i Governi e i Governatori si giudicano dai fatti!
I siciliani sono stanchi di balletti di potere, di poltronisti che si aggrappano a Lombardo per non perdere la pensione, di giocolieri che sulle spalle della gente difendono lo status quo. Occorre un Governo che dica no agli sprechi, alle opere inutili (come il Ponte), alle opere che devastano il territorio (inceneritori, rigassificatori, centrali nucleari, ecc…) e che risponda seriamente alle esigenze della Sicilia:rilancio occupazionale; reddito minimo garantito per tutti; assorbimento negli enti locali in pianta organica di tutti i precari della pubblica amministrazione; difesa del territorio cominciando col rafforzamento dei presidi di geologi, biologi e naturalisti; rilancio del trasporto pubblico urbano e interurbano su ferro e su gomma; piano generalizzato di raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti solidi urbani; piano generalizzato di edilizia scolastica e popolare partendo dal recupero e ristrutturazione degli immobili pubblici in disuso e dei beni confiscati alla mafia; la ripubblicizzazione dell’acqua in tutta la regione.
I siciliani sono stanchi di balletti di potere, di poltronisti che si aggrappano a Lombardo per non perdere la pensione, di giocolieri che sulle spalle della gente difendono lo status quo. Occorre un Governo che dica no agli sprechi, alle opere inutili (come il Ponte), alle opere che devastano il territorio (inceneritori, rigassificatori, centrali nucleari, ecc…) e che risponda seriamente alle esigenze della Sicilia:rilancio occupazionale; reddito minimo garantito per tutti; assorbimento negli enti locali in pianta organica di tutti i precari della pubblica amministrazione; difesa del territorio cominciando col rafforzamento dei presidi di geologi, biologi e naturalisti; rilancio del trasporto pubblico urbano e interurbano su ferro e su gomma; piano generalizzato di raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti solidi urbani; piano generalizzato di edilizia scolastica e popolare partendo dal recupero e ristrutturazione degli immobili pubblici in disuso e dei beni confiscati alla mafia; la ripubblicizzazione dell’acqua in tutta la regione.
Per i COBAS
Renato Franzitta