Così come sono state pensate le Ztl saranno inefficaci. Innanzitutto va detto che se le associazioni dei consumatori dovessero presentare dei ricorsi li vincerebbero: le tariffe sono state introdotte in un contratto di servizio senza alcun regolamento o previsione di bilancio. Non è chiara quale sia la normativa di riferimento per l’Amministrazione dato che non è stato stabilito quali tipologie di vetture possano transitare o meno, così come non sono state determinate delle fasce orarie.
Per la Giunta potranno circolare tutte le auto, sempre e comunque: basta pagare. Considero questo un caso anomalo sulla tariffazione e il progetto nella sua interezza non impone praticamente alcun limite. Il pagamento, da solo, non può essere considerato un deterrente, specie se si considera il vastissimo perimetro delle Zone a traffico limitato, che vanno dalla stazione centrale a via Notarbartolo). Dunque qualsiasi palermitano, anche per andare a lavoro o per accedere alle Ztl una volta al mese, dovrà pagare.
Sui costi e sulle entrate esprimo qualche dubbio: il tram, nel primo anno, costerà circa 22 milioni e prevede incassi per 4 milioni, mentre nel secondo anno costerà 17 milioni e l’incasso dovrebbe restare lo stesso. Ai cittadini si chiedono 30 milioni, che non coprono solo il costo di gestione. A cosa servono le eccedenze? C’è un comma che prevede che le eccedenze debbano confluire nelle casse del Comune che, però, non ha fatto previsioni di Bilancio. Dunque il pagamento del pass è a tutti gli effetti una nuova imposta comunale. Vengono a determinarsi nuove entrate con una tassazione indiscriminata e ingiustificata da voci di spesa che non vengono specificate.